Post diGiovanna Sala

Detesta parlare di sé, preferisce scrivere di un sacco di cose. Ama Pinterest, la musica inglese, i libri senza figure, viaggiare e trovare risposte su Google. Ogni tanto insegna editoria digitale.

Un anno con Stack

Un anno fa, proprio in questi giorni, ricevevo nella posta una rivista indipendente di cui non avevo mai sentito parlare, Sidetracked. Non era una trovata pubblicitaria o un errore del postino: era la prima consegna del servizio Stack che ricevevo (e, passati 12 mesi, posso anche dirlo: l’inizio di un grande amore).

Non sapevo niente di Sidetracked, non sapevo nemmeno che l’avrei ricevuta. Strano? No, Stack funziona proprio così: è un abbonamento che mi assicura che ogni mese mi vedrò recapitata nella cassetta della posta il nuovo numero di una rivista indipendente. Dove venga realizzata o di che cosa parli non è dato sapere, se non dopo l’attimo di sottile goduria in cui si apre la busta e si scopre di che si tratta.

Regali per i magazine lover

MGZN | christmas wishlist

Che siano freschi di scuola di grafica o appassionati di editoria da tempo immemore, c’è un regalo per tutti… ma, specialmente, per voi stessi. Se sotto l’albero troverete pigiami e libri che vi faranno dubitare dell’autenticità di vari legami di parentela ed amicizia, potete investire la mancetta della nonna in qualcosa che vi possa davvero accompagnare nel 2016 come si deve!

The Grid: addio alla giustificazione?

Se succede una volta è un caso, due è una coincidenza, da tre in poi si tratta di una tendenza… e se non si può fare a meno di notarlo ad ogni angolo, è ora di qualcosa di nuovo. Sto parlando dell’addio al testo giustificato che molti grafici hanno deciso di dare in questo 2015, a favore di allineamenti più creativi o, più propriamente, “spettinati“. Dalla copertina del ridisegnato Dazed and Confused, alle pagine di People of Print, in pochi hanno rinunciato a questo vezzo grafico.

Vi ricordate la celebre rubrica di Wired USA in cui oggetti e idee vengono classificate secondo le categorie Wired/Tired/Expired? Ecco, qui siamo decisamente in zona tired.

Nelle foto, anche pagine dalle riviste Intern, The Recorder e Printed Pages.

Nuovo, vecchio IL

IL 76

Checché ne dica Francesco Franchi nella sua rubrica YODO, you don’t only design once. Anzi, di redesign se ne fanno spesso, alcuni sottovoce, altri con un po’ più di rumore ed altrettante aspettative: “è cambiata una sola cosa: tutto“, si leggeva l’8 Novembre sull’account ufficiale di IL su Twitter, citando il già epico motto di lancio dell’iPhone 6s.

Quando poi il fatidico 20 Novembre arriva e, come al solito, ti fiondi in edicola a comprare un quotidiano (che sistematicamente getterai), al solo scopo di avere tra le mani il nuovo numero dell’allegato mensile… ecco che tutte quelle attese dovranno trovare (o meno) soddisfazione.

The Modern Magazine 2015

The Modern Magazine

Erano mesi che aspettavo di partecipare a The Modern Magazine, la conferenza-evento curata da Jeremy Leslie di Magculture, un blog che è un faro per chi si interessa di editoria indipendente. Non appena aperte le iscrizioni early bird, ho acquistato il mio biglietto e – con un anticipo mai visto da una last minute traveler come me – a fine luglio avevo anche volo e hotel prenotati a Londra.

L’evento, che alla prima edizione (questa era la terza) era semplicemente il lancio dell’omonimo libro di Leslie, “The Modern Magazine: visual journalism in the digital age“, si è svolto alla Central Saint Martins, università di arte e design vicino alla stazione di King’s Cross: già l’edificio, il Granary Building, è spettacolare e ospita aule e spazi per performance creative di ogni tipo, in un’atmosfera industriale.

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